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AGILE: Prontezza al cambiamento

Cercare il cambiamento porta ad un sicuro miglioramento

AGILE: Prontezza al cambiamento

“La prestazione in un compito che viene eseguito automaticamente è disturbata se il soggetto pensa consapevolmente alle operazioni che deve compiere.”

George Humphrey

 

Lo psicologo inglese G. Humphrey ha osservato un fenomeno interessante che coinvolge la maggior parte delle persone durante lo svolgimento di quelle attività a loro ben note e completamente assimilate tanto da diventare automatiche. Ha notato che, quando le persone provano a compiere queste azioni in modo consapevole, sono in difficoltà. In effetti, quante volte ci è capitato di digitare il pin corretto del bancomat senza pensarci e invece pensandoci ci siamo trovati ad avere un vuoto di memoria? 

 

Questa dinamica psicologica è predominante in tutti i progetti informatici, dove l’abitudine all’uso di un’applicazione diventa un disturbo nella valutazione consapevole della stessa.
Immaginate di utilizzare sempre un pulsante posto in alto a sinistra per salvare il documento con cui state lavorando e, quando questa azione diventa automatica per voi, chiedetevi se siete soddisfatti di avere il pulsante in quella posizione.

La risposta istintiva sarà "no". Non sapete perché, e probabilmente non sarebbe neppure corretto considerare di spostare il pulsante, ma comunque, pensandoci consapevolmente, non sarete soddisfatti. 

 

Quando un cliente chiede di realizzare una soluzione IT i cui rilasci vengono fatti a mano a mano - periodo durante il quale lui avrà modo di abituarsi allo strumento - in sede di valutazione consapevole non sarà soddisfatto, ragione per cui desidererà apportare delle modifiche anche (e soprattutto) ad avanzamento già inoltrato.

Uno dei principi più importanti di AGILE consiste proprio nella raccolta dei feedback del cliente passo a passo al fine di predisporre la risposta al cambiamento, che per natura sarà inatteso ed imprevedibile.

 

Per riuscire ad “inseguire” le richieste del cliente, che prenderà coscienza del risultato del progetto durante la realizzazione, la soluzione più ovvia, ovvero far partecipare il cliente stesso allo sviluppo del progetto, risulta essere anche la più efficace

È necessario infatti coinvolgerlo in ogni singola fase per consentirgli di comprendere la ragione di eventuali scelte tecniche e modificare l’andamento del progetto stesso variando alcuni dei parametri che ne governano l’avanzamento. Tanto più sono frequenti gli allineamenti e penetrante la presenza del cliente, tanto più il risultato sarà aderente alle aspettative con maggior soddisfazione del cliente stesso

 

Per quanto apparentemente semplice, questa modalità di lavoro si è rivelata comunque articolata come gestione nella realtà dei progetti che abbiamo sviluppato come Neosidea: il cliente per sua natura è incline a voler ottenere di più di quanto non sia stato concordato ed il fornitore è spinto ad offrire una soluzione il più redditizia possibile. 

Includendo il cliente nel progetto, questi prenderà parte a tutte le fasi, anche quelle dove alcune scelte sono strategicamente utili al fornitore per recuperare marginalità.  

È quindi evidente che qualora non sussista un altro principio fondamentale - la trasparenza - si genereranno dei conflitti intestini che potrebbero anche portare alla deriva il progetto.

 

Premesso che la trasparenza è comunque un elemento imprescindibile per ogni collaborazione costruttiva, al fine di evitare tali conflitti, un’indicazione coerente con le aspettative sia del cliente che del fornitore, che generi in entrambe le parti grande soddisfazione, è quella di non inseguire il cambiamento ma di cercare il cambiamento.

Se il fornitore ad ogni richiesta del cliente di modificare i parametri del progetto offrirà un miglioramento più grande rispetto a quanto richiesto, si creerà una condizione fortemente orientata alla soddisfazione del cliente stesso ed una maggiore predisposizione al riconoscimento del lavoro e del valore che si andrà a generare. 

 

La generazione di valore di un progetto nasce dall’unione di competenze differenti e complementari, dove ognuna di queste ha come principale obiettivo apportare il proprio contributo, creando il massimo beneficio al progetto stesso ed al prodotto risultante. 

Il cliente è una risorsa fondamentale per il progetto, esattamente come il fornitore: unirle è la strada più semplice per condividere il successo del risultato.