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Burn Down e Burn Up Chart

Che cosa sono e in cosa differiscono?

Burn Down e Burn Up Chart

Due strumenti decisamente importanti nell’ambito del Visual Management sono i Burn Down e Burn Up Chart.

 

Un Burn Down Chart è una rappresentazione grafica del lavoro da fare su un progetto nel tempo.

Di solito il lavoro rimanente (o Backlog) è indicato sull'asse verticale sotto forma di Story Point o qualsiasi altra unità di misura scelta per stimare le User Story, mentre sull’asse orizzontale troviamo il tempo, frequentemente quantificato in numero di Sprint.

Il diagramma, che presenta quindi un andamento decrescente, raffigura una serie storica del lavoro da fare. È utile per calcolare la velocity del Team, ovvero il numero di Story Point che il team è capace di portare a termine in uno Sprint, e prevedere così quando avverrà il completamento del lavoro.

Il Burn Down Chart è molto utilizzato in metodologie agili di sviluppo software come Scrum: lo Scrum Master, infatti, alla fine di ogni Sprint procede al suo aggiornamento.

 

Un Burn Up Chart è uno strumento usato per tenere traccia di quanto lavoro è già stato completato e mostrare la quantità totale di lavoro necessaria per portare a termine un progetto o uno Sprint.

Entrambi i dati sono visibili sull’asse verticale ed espressi in qualunque unità si ritenga funzioni meglio, ovvero ore di lavoro, giorni di lavoro, Story Point, ecc...

L’asse orizzontale, invece, indica il tempo, generalmente in giorni, settimane o Sprint.

Questi grafici vengono utilizzati da vari metodi di ingegneria del software, ma come quelli Burn Down sono particolarmente popolari nella gestione dei progetti software Agile e Scrum.

 

A causa della loro apparente somiglianza, data dal fatto che molte informazioni da loro veicolate sono le stesse, Burn Down e Burn Up Chart vengono molto spesso confusi.

In realtà, però, i due presentano una sostanziale differenza.

Vediamo quale.

 

I grafici Burn Down, benchè siano semplici e di facile comprensione sia per i membri del team sia per i clienti, non mostrano chiaramente gli effetti di eventuali modifiche del contenuto del progetto.

Se, per esempio, un cliente aggiungesse lavoro a metà progetto, questa modifica su un Burn Down Chart sembrerebbe un progresso negativo.

Invece, su un grafico Burn Up, i cambi di contenuto del progetto sono immediatamente evidenti: quando viene aggiunto del nuovo lavoro la retta che indica il lavoro totale (di solito con andamento costante) mostra chiaramente questo aumento.  

 

Il nostro consiglio è il seguente: non è necessario scegliere solo uno dei due strumenti, essi possono essere - e anzi è bene che siano - usati entrambi e consultati alternatamente a seconda se ci si voglia focalizzare sullo stato di avanzamento del progetto rispetto al lavoro totale o sui progressi nell’ambito di un singolo Sprint.