Il processo produttivo che passa attraverso il web
Il processo produttivo che passa attraverso il web
Il progetto Software Sistemico nasce dalla collaborazione tra neosidea e il Politecnico di Torino come primo esperimento di associazione dell’apporto delle prerogative web ai processi produttivi di industriali.
Ogni produzione di beni presuppone l’utilizzo di alcuni materiali e lo scarto di altri alla fine del processo. In un mondo dove sempre di più le risorse vanno salvaguardate e riutilizzate, diventa fondamentale poter sfruttare al massimo gli scambi di materiali da riadattare secondo le varie esigenze.
La branca del design sistemico parte dal presupposto che qualunque “scarto” sia di per sé un materiale che potrebbe servire ed essere riutilizzato da un’altra azienda per produrre un altro prodotto.
Il problema alla base di questo pensiero è la scarsa connessione tra i vari processi produttivi e la scarsa conoscenza dei reciproci “scarti”: senza questo flusso di informazioni diventa impossibile creare quelle reti autopoietiche indispensabili per mettere in piedi un sistema funzionante di ottimizzazione delle risorse.
Per la prima volta dalla collaborazione tra una softwarehouse come Neosidea e un’Università riconosciuta a livello internazionale come il Politecnico di Torino nasce un programma di gestione delle materie prime, secondarie e degli scarti di produzione. Ogni scarto dichiarato (output) diventa materiale da impiegare (input) per un prodotto magari totalmente diverso che a sua volta avrà dei propri scarti e così via.
Questo implica quindi uno studio preliminare e meticoloso su processi produttivi, residui, costi e possibili trasformazioni.
Il software sistemico mette in correlazione tutte le informazioni suddette in un unico circuito chiuso in cui ogni azienda appartiene a una categoria con suoi processi e suoi scarti (mappati dal sistema). Ogni azienda è quindi assimilabile ad una categoria all’interno della quale i processi e gli scarti sono simili - la categorizzazione delle azienda partecipanti al sistema è basata sul codice Ateco che identifica le tipologie e le varie caratteristiche.
Questi scarti potranno andare a infilarsi in un secondo processo produttivo di un’altra categoria di aziende che a sua volta avrà un materiale di risulta utilizzabile da terzi.
Non solo, il software riesce a anche a identificare le aziende del territorio alle quali un certo scarto potrebbe interessare: questo è un fatto unico nel panorama attuale nel quale non esisteva un sistema di identificazione delle imprese.
Il software mette in relazione tutte le informazioni necessarie e in base a ciascuna azienda trova i collegamenti più appropriati.
- Una piattaforma riconosciuta (books.google.it) dove le aziende di un territorio sono legate dallo scambio reciproco dal quale attrarre vantaggi di costi e di sostenibilità: abbattimento dei costi di smaltimento, benefici a livello vendita/acquisto materie prime, migliore accessibilità dei dati
- Un progresso non solo di chi produce, ma di tutto il territorio che può vedere impiegate le sue risorse nel modo più efficace possibile, senza inutili dissipazioni.