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Creative Labs Samsung: dare vita alle proprie idee

Samsung incentiva i suoi dipendenti nella creazione di startup

Creative Labs Samsung: dare vita alle proprie idee

Di recente, ci siamo occupati del mondo delle startup; dalle startup italiane ci trasferiamo oltreoceano con un progetto di Samsung, che incentiva le idee… dei suoi dipendenti!

 

Quest’anno, Samsung ha deciso di presentare ben 3 progetti al CES-2016 nati tra le mura dei suoi C-Labs (o Creative Labs). Samsung ha dato vita nel 2012 al Creative Labs, un laboratorio che permette ai dipendenti della società di dare vita alle proprie idee di business, in un’ottica creativa e che si basa sull’imprenditoria dal basso. In questi quattro anni, il laboratorio ha già sovvenzionato più di cento idee. Il programma Samsung ha finora dato vita a cinque progetti diventati delle vere e proprie imprese per creare il prodotto o servizio che hanno in mente.

 

Quella di Creative Labs è un’idea che prende forma nel 2012 e si ispira alla gestione manageriale dell’impresa della Silicon Valley, con l’obiettivo della creazione di una gerarchia all’interno dei singoli team. I dipendenti di Samsung hanno la possibilità di creare un’impresa anche non inerente o collegata al colosso; infatti, il requisito minimo è solo uno: le idee devono essere realmente innovative. In caso affermativo, l’ideatore ha tempo da sei mesi a un anno per dare vita alla sua creazione, con il permesso di abbandonare momentaneamente il suo lavoro quotidiano per dedicare tutto il suo tempo e le sue energie alla startup. Nel 2015, nove delle imprese sono state definite come “potenzialmente di grandissimo successo” (“particularly high potential for success”), tanto che i team sono stati supportati da Samsung per la creazione di aziende a tutti gli effetti.

 

Ogni progetto, volendo mantenere una gerarchia, come già accennato, si avvale di un team strutturato con precisione. Se ogni team ha comunque un leader, la collaborazione è sviluppata sullo scambio libero delle idee e sulla condivisione di obiettivi, goal e insuccessi. Anche questi ultimi, infatti, secondo l’azienda sono fondamentali per crescere e per aumentare l’esperienza. Ogni dipendente, dopo aver espresso la propria idea, la vede vagliata dagli altri durante la fase di valutazione per decidere con cosa iniziare. In seguito ci sarà la valutazione finale, in cui la pubblicazione del progetto sarà preceduta da un’attenta disamina di un gruppo di esperti, che decideranno se investire per dare vita al progetto, per un limite massimo di 20 progetti in avvio ogni anno. Se l’idea è attinente a Samsung e ai suoi prodotti, viene finanziata direttamente dall’azienda; in caso contrario, viene incaricata un’agenzia esterna e Samsung si occupa solo degli investimenti per finanziare il nuovo business dei propri dipendenti.

 

Al momento le imprese a cui è stata data vita e che sono cresciute sono cinque, per un totale di diciotto dipendenti. In particolare, due degli ambiti su cui sono focalizzate sono la gestione intelligente del problema dell’obesità e il cibo del futuro attraverso due progetti rispettivamente chiamati WELT e Locksa. Gli altri riguardano un isolante vuoto con le maggiori capacità di efficienza al mondo, che prevede bassi costi energetici per la gestione e un sistema che potrà gestire in modo intelligente ed efficiente il risparmio energetico dispensando consigli software utili per il prezzo dell’energia elettrica.

 

A discapito dell’originalità, un dato importante per valutare le imprese e le invenzioni è la possibilità di esercitare un forte potere commerciale una volta immesse sul mercato.