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Firma grafometrica: ecco gli strumenti del successo.

Una scelta sicura, fidata e integrabile

Firma grafometrica: ecco gli strumenti del successo.

Ben tornati!

Dopo aver conosciuto le applicazioni principali per la firma grafometrica, è necessario scendere nel dettaglio del nostro viaggio, e capire quali siano gli strumenti indispensabili ad implementare la firma grafometrica, e raggiungere i così tanto desiderati risparmi sui costi, 
come detto la volta scorsa. 


E’ interessante ricordare, intanto, che una delle caratteristiche della firma grafometrica, rispetto ad altre forme di firma elettronica (come la firma digitale), è il non richiedere che il sottoscrittore sia in possesso di un certificato, o di una smart card o di altro dispositivo di autenticazione. Questo significa che la firma grafometrica, di per sé, viene riconosciuta come autenticazione e pertanto ha pieno valore legale.
E’ esattamente questo che farà sì che tale firma potrà perfezionare qualsiasi tipo di contratto o documento si andrà a firmare, senza necessitare di altro.

 

 

Ma come funziona?


Per firmare un documento con una firma grafometrica si utilizza una penna, identica ad una comune biro, con cui si traccia la propria firma autografa su una tavoletta grafica, su un tablet, o comunque su  uno schermo sensibile.


Un software specifico studiato per rilevare i dati biometrici (tempo, posizione, pressione di ogni singolo punto del tratto di penna), li acquisisce e li codifica in modo protetto e sicuro nel documento firmato, preservandoli da qualsiasi tipo di “copia” o di sottrazione, e creando un collegamento univoco tra documento e firma. 


Per garantire la sicurezza ai firmatari, i dati biometrici peculiari della nostra firma devono essere trattati con un sistema software quanto più affidabile possibile. Se ciò avviene, i dati  resteranno crittografati in modo molto sicuro, nessuno potrà leggerli né in alcun modo riprodurli.  

In caso di contenzioso, quando riterremo di non riconoscere una firma a noi attribuita, i dati dovranno poter essere "aperti" sotto il controllo di un Pubblico Ufficiale, e messi a disposizione di un esperto grafologo, che si esprimerà sull'autenticità della firma, proprio come avviene nel mondo della carta.
Il processo è, come si può vedere, molto semplice e molto simile alla firma tradizionale. In più, ed è fondamentale, porta con sé il valore aggiunto della dematerializzazione: il documento corredato di firma grafometrica è un documento informatico, in formato PDF, direttamente trattabile con gli strumenti informatici (Archiviazione, Conservazione, Esibizione, …) senza necessità di produrne o conservarne una copia cartacea, come da disposizioni legali ed ufficiali.

 


Regole per la sicurezza

Nel regolamentare la firma grafometrica, il legislatore ha posto l’accento sulla necessità di individuare accuratamente coloro che producono gli strumenti per le soluzioni grafometriche: il produttore del software e l’azienda che raccoglie e gestisce le firme, proprio al fine di garantire la massima sicurezza agli utenti di questa nuova modalità di autenticazione.

Le aziende che decidono di scegliere il passaggio alla firma grafometrica per le proprie attività, interne od esterne, hanno quindi la necessità di mettere in piedi un processo definito e documentato, che parte dalla scelta del fornitore del software e delle soluzioni tecnologiche, necessariamente sicuri,  fidati e integrabili con gli strumenti già presenti in azienda, fino alla definizione precisa del processo di conservazione e gestione di firme e documenti.
In nessun caso, infatti, lungo tutta la filiera, dovrà esistere il rischio di un accesso indebito ai dati biometrici di clienti, risorse interne, responsabili di attività a vario titolo. 


E’ importante sottolineare come un occhio di riguardo dovrà essere affidato, tra i vari elementi tecnologici, in particolare al software di riconoscimento e archiviazione.

La penna e lo schermo sensibile che serviranno da “tramite” per la firma sono infatti strumenti condivisi con altre applicazioni (grafiche, ad esempio), e al di là della solidità e della facilità d’uso, non contemplano il fattore “sicurezza”, che invece deve essere garantito in qualsiasi momento e condizione proprio dall’interfaccia software.

Quali sono le caratteristiche che un software di questo tipo deve avere? Come facciamo ad essere sicuri di poter garantire la firma a chi condivide con la nostra azienda questo nuovo strumento?

Lo vedremo senza dubbio nel nostro prossimo articolo!