Italia e startup: le migliori città italiane per l'innovazione
Le migliori province e città italiane per creare una startup
Il mercato è notevolmente cambiato negli ultimi anni e, tra gli elementi che si sono imposti con più forza, ci sono le startup. Anche l’Italia non si è sottratta a questa modifica e, nel corso del tempo, sono nate numerose imprese in divenire e incubatori che le hanno accolte e fatte crescere. Gli incubatori sono, secondo la definizione della Commissione Europea, “un’organizzazione che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese fornendo loro una vasta gamma di servizi di supporto integrati che includono gli spazi fisici dell’incubatore, i servizi di supporto allo sviluppo del business e le opportunità di integrazione e networking.”
Nonostante questo dato positivo (il numero di startup è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, con una crescita annua pari al 120%: se nel 2013 le aziende neonate erano 1227, nel 2014 sono diventate ben 2716), Bisogna precisare che non in tutta Italia ci sono le stesse possibilità per le aziende agli albori. Quali sono quindi le principali città e regioni italiane che consentono di dare vita a nuove realtà?
Al primo posto c’è la Lombardia, che nel 2015 contava 793 realtà sul territorio e ben sei incubatori sparsi tra Milano, Brescia e Como. Il sindaco Pisapia aveva espressamente dichiarato di voler rendere Milano “la capitale italiana delle startup”, e al momento sembra essere su un’ottima strada per il titolo.
Al secondo posto si ha l’Emilia Romagna, con 349 startup incubate e un acceleratore nel capoluogo di Bologna, seguita dal Piemonte, che vede ben 8 acceleratori tra cui i due ufficiali dell’Università e del Politecnico, 2i3T e i3P. All’ultimo posto tra le prime dieci regioni si posizionano le Marche, con due incubatori e 109 startup.
Le startup possono anche partecipare alle competitions, opportunità di trovare finanziamenti ed avere contatti con potenziali investitori. Alcuni nomi:
Edison Pulse: questa competition è organizzata da Edison ed è dedicata alle startup impegnate nei campi dell’energia e dello sviluppo sociale. I 30 finalisti avranno l’opportunità di un tutoring e 10.000 euro per la realizzazione dei loro progetti.
Intel business challenge: questa competition, in cui i vincitori possono ottenere finanziamenti e conoscere investitori, è particolarmente dedicata alle tecnologie innovative in ogni campo, dalla medicina alla nanotecnologia, e si divide in due step, uno europeo e uno interazionale.
Wind business award: Wind business factor ha deciso di creare un programma di formazione e incubazione dedicato alle startup di tre categorie: Italian innovation (moda, design, arredamento, food & wine, artigianato e digital fabrication); Social innovation, (educazione, integrazione, smart city, accessibilità, green tech, salute); Digital innovation (web, social, applicazioni mobile, hi-tech), i cui vincitori hanno la possibilità di seguire un corso di formazione di tre settimane a San Francisco.
Premio Marzotto: questo premio è dedicato alle startup e agli imprenditori che abbiano una visione innovativa della società. I premi sono in denaro, e il primo premio è tripartito: una parte di denaro da investire nell’impresa e nella formazione, una parte.
.itCUP: si tratta di una business plan competition promossa da Registro.it a cui possono partecipare aziende che si dedicano alla tecnologia web in tutte le sue forme. Una giuria di esperti ha il compito di selezionare dieci imprese per farle partecipare a un corso di formazione, a cui segue una presentazione agli investitori in occasione di uno specifico evento di chiusura. La partecipazione non è riservata solo alle imprese ma possono intervenire anche gli studenti.