Pokémon go: la rivoluzione dei mobile games?
In arrivo il gioco per smartphone Pokémon Go!, tra realtà aumentata e Google maps per catturare tutti i Pokémon camminando per le nostre città
Se avete sempre sognato di buttarvi sulla strada alla ricerca di Pikachu o di un rarissimo Oh-Oh, ora potete letteralmente farlo con Pokémon Go!.
Se per 20 anni avete sognato di poter catturare Pokémon al di fuori dello schermo del vostro GameBoy, questo è il vostro momento. I ragazzini degli anni 2000 ricordano bene gli albori dell’anime giapponese dei Pokémon, i Pocket Monster: un allenatore di nome Ash deve viaggiare per la regione di Kanto per catturare quanti più Pokémon possibili, per sfidare i Capopalestra e ottenere le medaglie che lo porteranno ai tornei per diventare un Maestro di Pokémon.
L’anime prende vita dal videogioco creato per Nintendo da Satoshi Tajiri agli inizi degli anni Novanta, ispirato dall’abitudine dei bambini giapponesi di catturare insetti. Nel videogioco, il protagonista sceglie un Pokémon, lo starter, con cui iniziare la propria avventura. Il brand ha avuto talmente tanto successo da convertirsi in un vero e proprio merchandising negli anni 2000, tra peluche, sfere Poké e materiale da cancelleria.
I tempi si evolvono, e finalmente i nostri smartphone potranno farci tornare di nuovo bambini e maestri di Pokémon. Pokémon Go! è l’ultima creazione di Nintendo, un’app per iOs e Android a realtà aumentata che permette di inserire i simpatici mostriciattoli nel nostro contesto quotidiano. Se infatti i videogame originali di Nintendo (Rosso, Blu e Giallo i primi usciti, a cui ne sono seguiti altri dedicati alle nuove generazioni di Pokémon, più alcuni remake) si ispiravano a vere regioni giapponesi, l’app permette di catturare Pokémon andando in giro per la propria città.
Per giocare è sufficiente scaricare l’app e registrarsi gratuitamente. L’obiettivo è catturare tutti i Pokémon possibili presenti nel proprio territorio, camminando per la città e interagendo con l’app e la realtà aumentata tramite Google Maps, per esplorare il mondo reale alla ricerca dei mostriciattoli virtuali. La mappa permette di evidenziare i punti di interesse dove trovare Pokémon da catturare o contro cui combattere, oppure dove scovare bonus e gadget, come nuove Pokéball.
Un movimento del dito sullo schermo permette di lanciare una Pokéball con forza e direzione diversi. La conformazione del territorio esplorato influenza anche la possibilità di trovare determinati Pokémon: quelli di tipo d’Acqua saranno più facili da catturare nei pressi di un fiume, per esempio, mentre se siete appassionati di tipo Erba potreste trovare il vostro Bulbasaur in una macchia d’alberi. Anche l’orario è importante: di notte potrete trovare Pokémon diversi rispetto al giorno. La componente social è altrettanto fondamentale: i giocatori possono interagire scambiando Pokémon o organizzandosi in gruppi per catturarli. Una particolarità farà sorridere gli amanti dell’anime e i giocatori di Pokémon Giallo: è possibile ottenere Pikachu come starter tramite un trucco, per iniziare con il topo elettrico che è presto diventato il Pokémon più amato.
Inizialmente, la data di uscita in Italia era prevista per il 15 luglio, ma è stata posticipata a causa del numero di download che hanno creato problemi ai server Nintendo. Presto l’app potrebbe anche permettere lo scambio di Pokémon tra allenatori, ricreando l’interazione già presente nei videogiochi originali.
Staremo a vedere se Pokémon Go! rivoluzionerà davvero il mercato dei videogame, come creduto da molti, grazie alla sua tecnologia, o se si rivelerà un fuoco di paglia (anche considerando il fatto che la batteria del vostro smarphone verrà messa a dura prova...). La realtà aumentata e la geolocalizzazione sono esperimenti molto interessanti per un videogioco, soprattutto se applicato al mondo degli smartphone. Di sicuro, la “febbre da Pokémon” ha portato risultati inattesi: alcune persone hanno rischiato di mettersi in pericolo camminando su ponti e vicino all’acqua, oppure intrufolandosi in proprietà private o luoghi vietati, solo per catturare qualche Pokèmon. La società di sviluppo software Niantic Labs e Nintendo, creatori del gioco, hanno creato alcuni avvisi ironici utilizzando gli stessi Pokémon per segnalare il pericolo.
Ma c’è anche il rovescio della medaglia: forse è troppo presto per fare pronostici, ma potrebbe avere dei risvolti positivi sulla depressione. O almeno, è quello che sostiene il sito specializzato psychcentral.com dopo uno studio sui tweet degli utenti. Il gioco aiuterebbe le persone a uscire di casa volentieri, a passare tempo con gli amici, a interagire con le persone. Senza contare i benefici che può portare camminare per chilometri per permettere a un uovo di schiudersi o per catturare un Pokémon raro.
Oltre che fenomeno tecnologico, il revival dei Pokémon su piccolo schermi giocabili sembra anche un potente fenomeno sociale. In attesa del futuro, buona caccia a tutti!
Photocredits foto di copertina: ShinyWoopWoop - DeviantArt