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Privacy su internet

Il concetto di privacy cambia nel tempo ma è ancora una scelta personale

Privacy su internet

La privacy e la riservatezza dei dati sono oggi argomenti di forte interesse ed attualità ma siamo realmente tutelati sulla rete?

 

Fino agli inizi degli anni '90 il termine privacy non era molto noto e i dati personali dei propri clienti e contatti circolavano con facilità tra le aziende poi con l'espandersi della rete si è reso necessario definire una serie di normative sulle modalità d'uso e detenzione dei dati personali. 

Con l'avvento delle prime norme sulla privacy le imprese si sono dovute adattare ad un uso più attento dei dati personali dei propri contatti e nel diffondere gli stessi, in alcuni casi cadendo anche nell'eccesso. 

Si è passati da una condizione dove l'unica tutela per le proprie informazioni era solo il buon senso del detentore degli stessi ad una situazione di estrema attenzione sull'utilizzo degli stessi, per poi giungere oggi nello scenario in cui la maggior parte delle persone non cerca più di nascondere i propri dati ma bensì di renderli il più noti possibili.

In effetti dagli anni '90 ad oggi è cambiato tantissimo il rapporto delle persone con la rete poiché se prima la tendenza era quella di non divulgare alcuna informazione in merito alle proprie attività, recapiti e contatti oggi è quasi un vanto poter esporre queste informazioni attraverso i social network, i blog, i forum e ogni strumento che permetta di dare visibilità alla propria persona.

Siamo abituati a dover lasciare i nostri dati per poter accedere ai servizi online e di rado ci soffermiamo a leggere le condizioni d'uso dei servizi o di come questi dati verranno impiegati... una delle più grandi multinazionali che dell'informazioni ne ha fatto un business da miliardi di euro è Google, quanti di voi hanno un account gmail? E quanti di voi si sono soffermati nel leggere le condizioni d'uso del servizio e sull'uso che Google può fare dei vostri dati? 

 

Un altro esempio eclatante è Facebook... quanti di voi posseggono un account su facebook e quanti ne hanno letto il contratto d'uso e le condizioni di detenzione dei vostri dati?

In effetti oggi il termine privacy non è più semplicemente riconducibile alla detenzione corretta dei dati personali ma anche e soprattutto la capacità di non comparire (o comparire con le informazioni idonee da noi autorizzate) sulla rete come persone, con le nostre abitudini, i nostri gusti e le nostre passioni.

Qual è oggi la situazione dei nostri dati personali?

 

Facciamo un esperimento per vedere quanto sino ad ora siete stati attenti a non offrire informazioni di carattere personale alla rete e a tutto il suo pubblico, andate sul seguente sito internet

 

www.123people.com

 

e digitate il vostro nome ed il vostro cognome, poi andate su google e digitate nuovamente il vostro nome ed il vostro cognome, se su entrambi i siti non compare nulla che vi riguarda allora siete salvi (o non esistete sulla rete), diversamente siete già nel circuito e i vostri dati accessibili a chiunque, quindi non c'è da stupirsi se vi arriva dello spam, se vi contattano per dei sondaggi o ricevete delle proposte commerciali per le quali non avete mai richiesto alcuna informazione.

In pratica non esiste privacy su internet quanto più che il concetto di privacy a cui spesso ci si riferisce è in realtà puramente illusorio poiché la nostra educazione all'uso della rete è cambiato e siamo noi stessi a offrire alla rete le informazioni che spesso vengono utilizzate contro noi stessi. 

 

Sta ad ognuno di noi di comprendere le potenzialità dei nuovi strumenti e decidere quali dati condividerci.