Neosidea Group | Sviluppo Soluzioni Web Torino

Team management

Che cos'è il team management e perché è così importante

Team management

Cosa vuol dire "team management"?

 

Il team management è un insieme di conoscenze, esperienze e capacità che permettono ad uno o più membri di una squadra di coordinare e gestire tutte le abilità della squadra stessa per una finalità comune. 

 

L'importanza di coordinare bene un team di lavoro si riflette in tutto ciò che facciamo e rappresenta un elemento imprescindibile per poter costruire dei risultati di successo. Spesso, infatti, il valore delle persone che fanno parte di team risulta "soffocato" da procedure e controllo che gravano sulle persone stesse, le quali per non sbagliare non agiscono. 

 

In realtà molto strutturate, dove l'organizzazione assume una forma funzionale, si considera la persona come "risorsa" ed erroneamente viene assimilata ad uno strumento. In effetti, il termine stesso "risorsa" sembra far riferimento a qualcosa che si può sfruttare (risorse economiche, risorse tecniche, risorse energetiche, ecc.), perciò quando si parla di risorse umane l'appellativo non è corretto nella sua accezione succitata. 

 

Le PERSONE che compongono un team di lavoro rappresentano il reale valore di un'impresa o di un'iniziativa qualunque essa sia, ma non è sempre facile riuscire a trasmettere loro l'importanza di lavorare in modo coeso ed all'unisono per il raggiungimento di obiettivi comuni.

Vediamo perché.

Ecco un elenco di circostanze che non ci permettono di aiutare la nostra squadra a lavorare al meglio:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Queste appena elencate rappresentano solo una piccola parte delle condizioni che arrestano la crescita e la maturazione di un team di lavoro. Spesso, infatti, vi si aggiungono resistenza al cambiamento, incapacità organizzativa, dispersioni burocratiche, ecc.

Per far fronte a queste dinamiche gli approcci che si possono impiegare sono i più disparati, dal coaching al team building e così via. In generale le metodologie di team management si basano su un concetto molto semplice da comprendere.

Ecco un riassunto molto semplificato del giusto iter per far progredire la nostra squadra verso una direzione di eccellenza:

 

 

1.  Consapevolezza

2. Collaborazione

3. Coordinamento

4. Risultati

5. Miglioramento

 

 

Per affrontare un cambiamento ed ottenere un miglioramento è anzitutto importante comprendere cosa si sta facendo in quel momento e come lo si sta facendo.

Il primo punto, la consapevolezza, rappresenta proprio la capacità di offrire una prospettiva asettica e distaccata del modello di lavoro nelle condizioni attuali che metta in luce eventuali attriti o spunti di miglioramento evidenti che possono essere affrontati e risolti.

Spesso si impiegano strumenti semplici come convenzioni di linguaggio, agreement comportamentali, trasposizioni fisiche dei limiti, rappresentazioni metaforiche o visive degli ostacoli e così via, per permettere a tutti i membri del nostro team di assumere quella condizione ricettiva di predisposizione al cambiamento.

È importante far sì che tutti condividano questa consapevolezza perché crea un background comune su cui poter lavorare insieme.

 

 

Quando si ha compreso quale sia la situazione attuale e si sono identificati alcuni dei principali ostacoli al proprio lavoro o al proprio rapporto con gli altri, è fondamentale passare al secondo punto: la collaborazione.

Uno degli espedienti che spesso viene utilizzato per permettere al gruppo di collaborare meglio è quello di creare delle condizioni "forzate" nelle quali si dovrà collaborare per forza per uscire da una situazione critica (ad esempio il gioco della sedia, nella sua semplicità, rende bene l'idea).

Solo quando tutti avranno capito come operare per facilitare il lavoro degli altri si potrà passare alla fase successiva che, a seconda del livello di maturità del team e di affiatamento raggiunto, potrà essere più o meno facile.

 

 Il coordinamento della squadra DEVE necessariamente essere frutto di una dinamica di auto-governo.

 

*Questa affermazione potrebbe suscitare alcune resistenze da persone non abituate a lavorare con approcci PULL. Se fate parte di queste, continuate a leggere per scoprire cosa si intende e solo alla fine potrete valutare in modo più consapevole questa affermazione.

 

La storia ci ha insegnato che una squadra che vince è una squadra che comprende la dinamica del gioco degli avversari e trova il modo di affrontarli con decisione e precisione quasi chirurgica, valorizzando i propri punti di forza e proteggendo le proprie debolezze. Il leader, o l'allenatore, non è in campo, e - a dire il vero - molti dei migliori allenatori del mondo non gridano molto durante la partita: la osservano con attenzione e solo quando è il momento giusto parlano per rendere manifesta una debolezza dell'avversario o un momento perfetto per dare il massimo valore ad un proprio asset.

Chi sta affrontando il gioco in prima persona e parte dell'azione deve agire quasi di istinto insieme ai propri compagni per raggiungere il proprio obiettivo: nessun pensiero, nessuna titubanza, nessuna incertezza.

Il team leader è come l'allenatore. Ha preparato il proprio team di lavoro ad affrontare la sfida di un progetto così bene che sarà il team stesso a sapere quando e come agire al meglio per poter ottenere il massimo risultato possibile, consapevole delle proprie capacità e dei propri punti di forza. Il team leader sarà sempre presente, ma coinvolto solo quando ce ne sarà bisogno o lui stesso noterà un'opportunità da cogliere.

In quest'ottica il coordinamento deve essere frutto dell'auto-governo, e non di anarchia o entropia organizzativa, bensì di capacità e motivazione al risultato insite in ogni membro della squadra valorizzate al massimo.

 

 

Ottenuta questa propulsione verso il risultato, questo non tarderà ad arrivare e sarà merito di tutta la squadra. Questo è il momento in cui bisogna gioire e condividere questo risultato con tutti i membri del team. Questo è il momento in cui bisogna "tirare le somme" e comprendere quale abilità ha portato al risultato perché sarà un elemento di valore anche per le prossime sfide. Si possono valorizzare i risultati raggiunti in tanti modi diversi (ad esempio con incentivi, bonus economici, riconoscimenti, benefit, valorizzazioni personali, ecc...), ma pur sempre dando il giusto spazio a tutti i membri del team.

 

 

Sull'onda dei risultati raggiunti e in visione della prossima sfida, l'ultimo passaggio fondamentale consiste nell'identificare alcuni spunti di miglioramento, ovvero tutte quelle dinamiche che non hanno portato vantaggio al team, al raggiungimento dei risultati o semplicemente hanno comportato delle inefficienze non bloccanti ma ostacolanti. Questi spunti saranno portati all'attenzione del team, il quale dovrà valutari e decidere come affrontarli per eliminarli.

Di solito questa fase lascia spazio a semplici domande del tipo:

 

 

 

Certo questo articolo non ha l'ambizione di essere una guida né tanto meno una formula magica con cui trasformare il proprio team di lavoro in una "macchina da guerra", ma certamente molte persone si ritroveranno in queste parole e, perché no, magari sperimenteranno come con poco sia possibile ottenere tantissimo