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Comunicazione? Sì, grazie!

Studiare gli utenti per capire come comunicare

Comunicazione? Sì, grazie!

Ok, siamo d’accordo: si fa davvero presto a dire “comunicazione”.

 

Tra gli ambiti aziendali più osannati ma forse meno compresi, la comunicazione la fa da padrone, anche grazie alla complessità degli strumenti che  mette in campo.
Strumenti che però, se progettati ed utilizzati correttamente, possono davvero fare la differenza, ed offrire ad un’attività commerciale una marcia in più, ormai indispensabili per “farsi sentire”.
Vogliamo accompagnarvi in un viaggio nel mondo della comunicazione, presentandovi alcuni tra questi “mezzi” più comuni, in modo particolare nell’ambito del digitale che, siamo convinti, possano esservi utili, se conosciuti meglio.

 

Come ogni viaggio, però, prima di partire, è necessario prepararsi nella maniera corretta, dotandosi di accessori che favoriranno un percorso più confortevole. 
In questo caso lo vogliamo fare parlando di un concetto che, applicato a tutti questi strumenti che analizzeremo, può fare davvero la differenza: la UX, acronimo che sta per User Experience.
Spesso confusa con una semplice modalità di progettazione delle interfacce/grafiche di siti web e applicazioni, la UX contempla invece una serie di regole che guidano lungo l’adozione di una strategia che porta soluzioni, volte alla massimizzazione della soddisfazione dell’utente di un prodotto digitale.
La sola interfaccia, infatti, (la struttura attraverso la quale gli utenti interagiscono con uno strumento digitale: menù, tasti di scelta, finestre di testo…) non è la soluzione.


Possiamo immaginare la User Experience come un ombrello, al di sotto del quale stanno numerose scelte, strumenti o accorgimenti adottati durante la creazione di un sito (ma anche di un applicazione, di un e-commerce e così via…) – una sorta di processo strategico - che farà sì che un prodotto digitale come un sito, un’applicazione, un portale siano quanto più fruibili dai suoi utenti, con un’esperienza di utilizzo intuitiva, immediata, facile, soddisfacente. Le reali soluzioni, insomma.


Quindi, cosa sta sotto questo ombrello?

 

Cosa comprende davvero la User Experience? Innanzitutto lo studio accurato del target per cui si costruisce un sito, o un’applicazione, la risposta a domande del genere:  Chi lo dovrà visitare? A chi è diretto? Per chi sto creando questa vetrina online? Che abitudini ha? Come naviga? Lo fa da casa o da smartphone? 
Questo studio potrà essere realizzato attraverso interviste, ricerche sul campo, test, passando per la raccolta dei requisiti, e la redazione delle specifiche/caratteristiche che il sito dovrà avere.


Dal punto di vista più “realizzativo”, l’attenzione alla User Experience porterà ad una cura particolare dell’architettura delle informazioni - quale sarà il percorso di visita del sito? Quali saranno i passaggi con i quali verrà utilizzata un’App per smartphone? - alla realizzazione di un’interfaccia grafica che faciliti l’utilizzo e la navigazione oltre che appagare gli occhi, e la creazione di contenuti non complicati, facilmente comprensibili, densi di significato, ma non troppo lunghi.
Insomma: tutti gli accorgimenti, rispondondenti a precise regole di design, che fanno sì che, al termine del progetto, possa essere reso disponibile uno strumento che funziona davvero. Che porta nuove opportunità. Che convince. Che aiuta.

 

Abbiamo voluto parlarvi della User Experience come una metodologia capace di fornire strumenti adeguati e funzionali. Una scelta ormai necessaria se si vogliono offrire soluzioni altrettanto adeguate agli utenti. Continuando la metafora del nostro viaggio, abbiamo messo le scarpe giuste per affrontarlo nella maniera migliore!

     

Ora che abbiamo le scarpe adatte, vi aspettiamo per la prima tappa: parleremo di siti web. Di quelli fatti bene, come si deve, con un occhio di riguardo verso gli utenti a cui sono dedicati; quelli, insomma, che potranno solo avere successo!