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Flessibilità fa rima con App

Quali sono le reali differenze tra Mobile App e Web App?

Flessibilità fa rima con App

Nuova tappa nel nostro viaggio tra gli strumenti per la comunicazione. Questa volta ci fermiamo a parlare di App: cosa sono? A cosa servono davvero? Ci possono aiutare nella vita di tutti i giorni?

 

Wikipedia ci aiuta, spiegandoci che: "Il termine applicazione (da cui App) in informatica individua un programma o una serie di programmi in fase di esecuzione su un computer con lo scopo e il risultato di rendere possibile una o più funzionalità, servizi o strumenti utili e selezionabili su richiesta dall'utente tramite interfaccia utente, spesso attraverso un'elaborazione a partire da un input fornito dall'utente interagendo con esso. È dunque il risultato a livello utente dalla combinazione di risorse software e rispettive risorse hardware di processamento per la loro esecuzione."
Una spiegazione un po’ complicata per dire che un'applicazione è un programma che “fa qualcosa di utile” attraverso un’interfaccia grafica, dietro richiesta di un utente. Ci aiuta a capire però che, nonostante le mode passeggere, non esistono solo App per smartphone e tablet, ossia solo Mobile App
Quando parliamo di App, infatti possiamo intendere sì, le App Mobile, ma anche le Web App.

Conosciamole entrambe.

 


Mobile app
 

Tra le più conosciute, le mobile app sono “una variante delle applicazioni informatiche specificamente dedicate ai dispositivi di tipo mobile, quali smartphone e tablet”.
Una app per dispositivi mobili si differenzia dalle tradizionali applicazioni sia per il supporto con cui viene usata sia per l’idea che porta con sé.

E’ infatti un software molto simile per struttura ad una generica applicazione, ma che è caratterizzato da semplificazione ed eliminazione di tutto ciò che è superfluo (grafica, codice…), con il fine di ottenere leggerezza, essenzialità e velocità; è un prodotto facile da utilizzare attraverso i dispositivi per cui è progettato: i telefoni e i tablet di ultima generazione.
Inizialmente, le mobile app sono nate con uso pressoché dedicato alla produttività aziendale e individuale, fornendo servizi distaccati per piattaforme solitamente desktop, quali CRM (customer relationship management), ERP (enterprise resource planning), project management, e-commerce e posta elettronica, per citarne alcuni; l’idea era quella di permettere agli utenti di svolgere il proprio lavoro anche quando distanti dall’ufficio, in mobilità. 
Questo rimane ancora uno dei propositi principali, anche se con la crescente domanda “privata” (non dedicata al lavoro), spinta dalla rapida diffusione di smartphone e tablet, si è registrato uno sviluppo vertiginoso di app dedicate ad altri ambiti: giochi, riviste e lettura, radio, fotografia, hobbies, viaggi e tempo libero, ricette, social network e via discorrendo, quasi senza limiti all’immaginazione. Ad esempio? Avete bisogno di vedere se uno dei vostri scaffali è fissato correttamente? Bene! Scaricate la App, e avrete a disposizione una livella a bolla d’aria in tempo reale!


Anno dopo anno, la popolarità delle App ha continuato a crescere, fino a decretare vere e proprie mode, e strumenti irrinunciabili da avere. Lo studio comScore di maggio del 2012 ha riportato un dato rilevante: l'utilizzo di app mobile ha superato quello della navigazione web, rispettivamente 51,1% vs 49,8%.
Il risvolto produttivo di una app mobile, invece, è rappresentata dall’interessante possibilità di veicolare l’immagine e i prodotti della propria azienda con uno strumento in più, raggiungendo capillarmente anche chi ha più familiarità con questo tipo di strumento. Un esempio? Un catalogo via app è una presenza costante al fianco di potenziali clienti, facilmente consultabile, ed altrettanto facilmente aggiornabile da parte dell’azienda, a costo molto ridotto.

 


Web app

Mentre una mobile app è installata fisicamente sul dispositivo dell’utente, telefono o tablet che sia, una web app è di fatto un collegamento verso un applicativo remoto, accessibile via web grazie ad un network, una intranet interna o attraverso la rete Internet; insomma un’interfaccia che ci consente di utilizzare un software o un programma installato su un server distante da noi, da pc, smartphone o tablet, a scelta.
Parliamo quindi di software che non necessitano di essere installati nel nostro dispositivo. Qualche esempio più pratico di applicazione web accessibile via internet: WhatsApp Web, EA Sports Web App, Outlook Web App

 

Queste tipologie di modelli applicativi permettono di utilizzare come terminali, normalissimi web browser (come ad esempio Internet Explorer) e quindi di poter effettuare aggiornamenti a costo nullo o ridotto e soprattutto senza dover per forza distribuirli tramite supporti fisici. Oltre a ciò, le web application portano con sé altri vantaggi interessanti:

 

1.     L’uso dell’applicativo non dipende dal sistema operativo installato (Windows, Mac, Linux etc..)
2.     Non si deve scaricare alcun software
3.   I database sono su un server a cui si accede con una connessione internet o intranet, e i dati sono disponibili tramite un semplice browser, anche mobile (smartphone o tablet)
4.    L’utente può interagire da qualsiasi sede, senza doversi limitare ad un un’unica postazione di lavoro.
5.    Il software può essere utilizzato da più utenti contemporaneamente


In comune con le app mobile, più semplici ed essenziali, le web app offrono numerose opportunità per migliorare la produttività quotidiana, aumentare la flessibilità del lavoro e per amplificare la comunicazione di un’impresa, fornendo la possibilità di gestire i propri dati/contenuti in totale autonomia e libertà. 
Sarà possibile quindi lavorare da remoto, avendo a disposizione il proprio ufficio ovunque.



E la User Experience?

 

Ok, tutto il mondo impazzisce per le App. Di qualsiasi tipo. Ma cosa c’entra la User Experience, con la creazione di un’app? Eccome se c’entra! Anzi, se possibile, è ancora più fondamentale.
Provate ad immaginarvi in ritardo per un appuntamento, e alla ricerca dell’orario di un mezzo di trasporto attraverso una meravigliosa app , sul vostro telefono, che nell’ordine:


-    non carica la pagina
-    non vi da’ la possibilità di scegliere il giorno e l’orario
-    non vi lascia trovare facilmente il bottone per caricare le ricerche
-    non vi spiega dove trovare le informazioni.

 

Piuttosto frustrante, non trovate?

E’ chiaro, allora, che l’attenzione al futuro utente e alle modalità di fruizione, nella programmazione di uno strumento simile, risulta essenziale.

Come abbiamo detto, lo studio e la progettazione della User Experience dovrebbero essere parte integrante di qualsiasi programma che preveda un’ interazione con l’utente tramite una interfaccia grafica. 
La UX è un fattore ancora più basilare per le applicazioni, soprattutto quelle mobile: la consultazione di informazioni e l’utilizzo di funzionalità su un dispositivo ridotto, in movimento e impegnati in altre attività, richiedono necessariamente ed immediatamente chiarezza, semplicità di utilizzo e velocità, perché l’applicazione sia utilizzata proficuamente, decretandone il successo.


L'App perfetta dovrà per forza tenere conto di una indispensabile facilità d’uso, e della difficoltà di lettura e consultazione dei micro schermi dei dispositivi da cui verrà usufruita. 
Così come per i siti web, sarà necessario porsi delle domande riguardanti i futuri utenti dell’app stessa: le persone potranno utilizzare facilmente la mia app? Si leggerà bene sul telefono? Gli utenti riusciranno ad utilizzare quel preciso bottone? E ancor prima: chi vorrà usare la mia applicazione? Età? Abitudini? Perché e come la utilizzeranno?


E’ importante ricordare che offrire un’app non vorrà dire miniaturizzare il sito corrispondente, ossia: i due strumenti, anche se hanno gli stessi contenuti, non potranno essere uno la versione in piccolo dell’altro. Avranno logiche di fruizione ben distinte, e la progettazione ne dovrà tenere conto, eliminando gli elementi superflui, e semplificando il passaggio da un’operazione all’altra.

Sarà necessario studiare perfettamente l’architettura delle informazioni da trasmettere, così da organizzare contenuti e funzionalità in strutture logiche, rendendoli efficaci, e facilmente utilizzabili. 


Una volta chiariti i destinatari e la modalità di realizzazione, occorrerà costruire un vero e proprio modello dell'App, magari tramite un mockup sul quale simulare il futuro utilizzo da parte degli utenti, per garantirne un più probabile successo, quando disponibile online.