JOOMLA: UN'ALTERNATIVA PER ESPERTI
Una scelta consapevole
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Dopo aver parlato di Wordpress, e della possibilità di creare siti web in maniera “quasi autonoma”, vediamo questa settimana un’ulteriore strumento per la creazione di vetrine online: Joomla!
Come anticipato la scorsa settimana, però, occorre sottolineare che anche in questo casonon è tutto oro quel che luccica e “il fai da te” non è sempre sinonimo di successo. Una soluzione “self-made” creata con questi strumenti gratuiti non potrà mai essere equiparata ad un sito internet creato da professionisti del settore, completamente personalizzato, con funzionalità costruite ad-hoc sulle esigenze della propria attività commerciale.
Siamo convinti però che sia necessario conoscere le varie opportunità che il mercato offre, per poi essere in grado di apprezzare uno strumento davvero funzionale, e non doversi fermare alla valutazione di uno strumento “a prima vista” solo economico, ma che poi alla fine dei conti non mantiene davvero tutte le promesse che fa.
JOOMLA
Come Wordpress, Joomla! (ebbene sì, il punto esclamativo fa davvero parte del nome…) è una piattaforma software di content management (CMS) per la realizzazione di siti web, nata nel 2005.
Per l’utilizzo di Joomla! occorre scaricare il pacchetto compresso del programma, scompattarlo in una cartella pubblica di un server Web dotato di supporto a PHP ed avere a disposizione un database MySQL per i dati del programma. Dopo un processo di installazione di pochi minuti, il sito è operativo.
Le sue caratteristiche principali sono:
• Un alto grado di personalizzazione dato dalle numerose estensioni: moduli, componenti e plugin (in stile Wordpress);
• Funzioni di ottimizzazione, per facilitarel'indicizzazione dei contenuti da parte dei motori di ricerca e il posizionamento del sito, purché si sia attenti ad installare modulli e plugin compatibili tra loro.
• Feeding RSS, che permette ai visitatori di essere avvisati degli aggiornamenti dei contenuti mediante l'utilizzo di un feed reader;
• Versione stampabile delle pagine;
• Esportazione delle pagine in formato PDF;
• Localizzazione internazionale, che permette la traduzione di ogni funzionalità del software nella propria lingua;
Uno dei punti di forza di Joomla! è la vivacità della comunità che lo supporta, sia in termini di discussione e capacità di aiuto (il forum ufficiale supera i 100.000 post mensili, un’ottima risorsa per i veri appassionati che possono stare dietro all’incredibile volume di informazioni e tecniche discusse) che di ampia disponibilità di componenti aggiuntivi per personalizzare la funzionalità del motore.
JOOMLA VS. WORDPRESS: CHI VINCE NON E’ L’UTENTE
Proviamo rapidamente a capire quali sono le differenze di questi due strumenti, all’apparenza abbastanza simili.
Per quanto presentino delle similitudini, Joomla! e WordPress sono stati progettati seguendo una differente ‘filosofia’.
Joomla! è un CMS molto più potente: fin dalla prima versione era destinato a supportare l’aggiornamento di siti non semplicemente generalisti ma anche più complessi e specializzati, quali quelli di e-Commerce e siti multilingua, non facilmente gestibili da Wordpress. Il rovescio della medaglia di questa maggiore disponibilità è che per completare questi progetti Joomla richiede ai suoi utenti competenze di PHP e di codice che non appartengono a tutti (e che Wordpress solitamente risolve con un nuovo plugin che non chiede più di un paio di click per funzionare).
A causa della sua maggiore complessità, inoltre, Joomla! necessità di frequenti aggiornamenti al proprio CMS, che sono il più delle volte “manuali” (e quindi che richiedono ancora competenze importanti) o a pagamento, innalzando di molto i costi di mantenimento del proprio sito (ma non doveva essere gratuito?!).
Infine, tra le differenti versioni di CMS viene segnalata una scarsa “retro-compatibilità”: tra una release e l’altra il codice viene completamente modificato, e questo comporta un difficoltoso adattamento di soluzioni già consolidate, nel momento di un aggiornamento della versione del software.
E dall’altra parte? Possiamo tranquillamente sostenere che anche in casa Wordpress qualche magagna c’è!
La sua facilità di utilizzo lo ha fatto diventare il sistema di circa il 50% dei siti a livello mondiale, richiedendo una più bassa curva di apprendimento anche per i più inesperti, e davvero pochissimi requisiti per l’utilizzo. La marcia in più che gli viene riconosciuta è rappresentata dai temi a disposizione e dall’estetica. I templates sono molti e c’è una vasta scelta, anche tra quelli gratuiti, ma se si cerca qualcosa di “particolare” allora occorre pagare.
Inoltre, viste anche le dimensioni della community di riferimento, per quanto riguarda il supporto, è facile comprendere che WordPress sia la scelta più razionale per chi predilige configurazioni di base semplici e che non richiedano troppo tempo per essere implementate.
A ciò si aggiunge quanto già detto in precedenza: plugin e funzioni aggiuntive a go-go, anch’esse piuttosto semplici da utilizzare.
A volte però che, quelli che sono dei punti di forza, possono diventare degli ostacoli. Il non dover intervenire direttamente sul codice è una liberazione per alcuni, ma per i più esperti può essere una limitazione non da poco. Inoltre, come già detto, nonostante le migliorie, WordPress non è la soluzione ideale per creare e gestire siti più complessi, (utili soprattutto ad attività commerciali: fortemente indicizzati su prodotti o servizi, e-Commerce e similari), risultando una buona soluzione esclusivamente per siti ad uso “privato” (blog, siti personali etc…)
Infine, la larga diffusione di WordPress e la presenza continua di aggiornamenti (spesso caratterizzati da errori o sviluppati da persone poco esperte) è un punto molto dibattuto: per questo motivo il CMS può essere facilmente attaccato da hacker che sanno benissimo quali sono i ‘bachi’ di cui poter approfittare, richiedendo continui aggiornamenti in termini di sicurezza.
Questa breve analisi è riuscita forse a fare chiarezza su luci ed ombre dei due principali sistemi utilizzati in rete per la costruzione di siti web “non professionali”, e quello che ne esce è che chi vince tra i due sistemi sicuramente non è l’utente, che si troverà presto o tardi a dover fronteggiare situazioni in un settore che “non gli compete”.
Non rimane che comprendere la reale differenza, e il vero valore aggiunto, che un sistema progettato da zero e personalizzato di volta in volta può garantire.
Ma questo lo faremo la prossima settimana, parlando di “Scribo”, il CMS nativo di Neosidea.
A presto!