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Interaction design

Che cos'è e quali sono le sue fasi?

Interaction design

In un articolo pubblicato qualche mese fa avevamo parlato di User Experience (UX) design, ovvero di quell’insieme di processi – nella progettazione di prodotti digitali – volti ad accrescere la soddisfazione del cliente migliorando l’usabilità, l’accessibilità e la facilità di utilizzo dei prodotti con cui interagisce.

Ora ci concentriamo in particolare su uno solo di questi processi, l’Interaction design, il quale risulta una componente piuttosto importante dell’UX design.

 

L’Interaction design (IxD) è, come facilmente intuibile dal nome, la progettazione dell’interazione che avviene tra esseri umani e sistemi meccanici o informatici.

Il suo obiettivo è quello di rendere possibile e facilitare al massimo per l’utente l’interazione con app, siti web, sistemi operativi e altri prodotti digitali.

Per fare ciò, è importante tenere a mente un assunto fondamentale della metodologia: è il prodotto che deve adattarsi all'utente, piuttosto che rendere l'utente adatto al prodotto.

 

L’Interaction design è quindi un processo di progettazione iterativo in cui i progettisti si concentrano sugli utenti e sulle loro esigenze durante l’intero ciclo di attività.

Centrali sono infatti i principi di usabilità - efficienza, efficacia, sicurezza, utilità, facilità di apprendimento e di ricordo delle modalità d'uso - resi operativi attraverso il rispetto di specifici criteri.

 

Per riassumere: se si vogliono progettare prodotti interattivi usabili è necessario prendere in considerazione chi ne farà uso. Al centro di ogni fase del processo progettuale deve sempre esserci l’utilizzatore del prodotto.

 

Vediamo ora quali sono le fasi dell’Interaction design:

 

 

Sottolineiamo infine che, data la natura iterativa dell'Interaction design, isolare l'attività di definizione dei requisiti da quella di ideazione e quella di valutazione è una forzatura.

Le quattro fasi, infatti, sono tutte intrecciate.