La ristorazione ai tempi del Covid
Creare un’App di food delivery

L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ormai da mesi ha portato, tra le altre cose, importanti cambiamenti un po’ in tutti gli ambiti del nostro vivere.
Stiamo parlando di lavoro, con l’intensificarsi dello smart working e delle modalità di lavoro dette “agili”, di formazione, che ha dovuto spostarsi online e adottare nuovi strumenti, ma anche e soprattutto di tempo libero.
Il coronavirus è infatti riuscito a farci cambiare le nostre abitudini e il modo in cui ci divertiamo: con l’impossibilità di uscire di casa se non per motivi di stretta necessità, abbiamo dovuto ripensare ai nostri hobby ed è cresciuta la domanda di tutte quelle attività da fare online come, per esempio, godersi un film o una serie tv.
La conseguenza è stata un’esplosione delle piattaforme di streaming che ci permettono di farlo.
Ma, si sa, il binomio cibo e cinema è inseparabile. Perché rinunciare a gustare una bella pizza davanti ad un episodio della nostra serie preferita?
E così abbiamo assistito anche ad un aumento del food delivery senza precedenti.
Questo è successo anche perché molte attività hanno dovuto adottare nuove soluzioni per poter continuare a lavorare nonostante le restrizioni dovute alla pandemia che, come ben sappiamo, sono state e continuano ad essere particolarmente severe nei confronti del settore ristorazione.
Take away e food delivery, tendenze già negli ultimi anni molto in crescita nel nostro Paese per via dell’avvento di App come JustEat, Deliveroo, Glovo ecc, sono diventate centrali per l’economia.
Oltre a dare la possibilità ad un ristoratore di continuare a svolgere la propria attività anche in lockdown, il passaggio al food delivery è un’opportunità che potrebbe contribuire ad ampliare il raggio d’azione e la clientela di un locale, a creare fidelizzazione degli abitué e a sperimentare modalità che rendono l’esperienza di ordinazione più semplice e rapida.
Passare al food delivery, quindi, sembra la scelta vincente, soprattutto di questi tempi.
Ma di cosa abbiamo bisogno se vogliamo estendere la nostra attività di ristorazione alla modalità take away/food delivery?
Innanzitutto occorre una buona strategia di marketing, che tenga conto del target per individuare i bisogni della clientela e che faccia uso di una comunicazione accattivante.
Una volta identificato il nostro target, bisogna lavorare sul menù per assicurare una scelta il più possibile varia al fine di interessare una platea maggiore. Un aspetto che non deve mai mancare in questo è l’originalità. Come in tutti i settori del commercio, si deve puntare ad offrire qualcosa in più degli altri: proposte green, gluten free o vegan, spesso difficili da trovare nei ristoranti, possono risultare un importante plus.
Infine, dopo aver creato una bella strategia di marketing, ci vuole un’App.
L’idea di fabbricarne una “fai da te” abbattendo i costi di progettazione e sviluppo potrebbe far gola a molti, ma affidarsi ad un professionista sicuramente è la scelta migliore.
Il modo in cui un’App è ideata, progettata, disegnata e sviluppata fa la differenza.
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